Il microbiota
LA FUNZIONE DEL MICROBIOTA
Questi preziosi ospiti, i batteri, residenti nel nostro intestino, compiono un’azione fondamentale per la nostra salute:
- contribuiscono a svolgere numerosi processi biochimici a cui il nostro organismo da solo, non è in grado di attivare.
Un esempio chiarificatore: i mammiferi. tra cui l’uomo, assimilano sì gli zuccheri (fibre vegetali) nell’intestino tenue, ma hanno una limitata capacità nel metabolizzarli.
Queste sostanze nel loro passaggio intestinale proprio grazie al Microbiota, vengono più facilmente degradate, in modo tale da creare catene più assimilabili, che servono per convertire i nutrienti (zuccheri) in acidi grassi a catena corta (SCFA), utili come nutrimento per le cellule della nostra parete intestinale (ENTEROCITI).
In tal modo l’assimilazione dei nutrienti nel nostro corpo è ottimizzata proprio a livello dei vari processi metabolici e porta a vantaggi indiscutibili come ad esempio la regolazione ottimale dei livelli glicemici.
Possiamo quindi affermare che le capacità digestive e di assorbimento dei nutrienti dipendono dalle funzioni metaboliche del Microbiota.
Pertanto proprio il tipo di Microbiota può fornirci indicazioni utili sui soggetti a rischio di malnutrizione, obesità o indicarci la giusta via per una dieta personalizzata.
Grazie quindi al lavoro instancabile del nostro Microbiota possiamo assorbire in modo ottimale: calcio, magnesio, ferro favorendo anche la sintesi di importanti vitamine come la K e la B12, l’acido folico ed infine l’assimilazione di aminoacidi come glutammina e arginina.
Di rimando la nostra alimentazione quotidiana modella il nostro Microbiota; per questo è importante che sia adeguata, perché uno stato di equilibrio favorisce non solo le funzioni intestinali, ma anche una condizione di buona salute cardiovascolare, mentale ed immunitaria, contribuendo ad un’adeguata risposta del nostro organismo verso gli agenti patogeni sia verso gli allergeni.
Il Microbiota rilascia inoltre anche fattori antinfiammatori e stimola la produzione di anticorpi (Iga).
Negli anni quindi, a seguito di un crescente interesse della comunità scientifica è stato individuato un collegamento diretto tra il Microbiota intestinale ed il cervello chiamato asse “INTESTINO – CERVELLO”, che ha dato origine ad una nuova branca di studio: la PSICOBIOMA.
A dimostrazione che il Microbiota influenza il funzionamento cerebrale è bene inoltre sapere che il 90% della serotonina, ovvero l’ormone della serenità, si trova per il 90% nel tratto gastrointestinale e solo il 10% a livello cerebrale.
Per questo il nostro intestino è chiamato “secondo cervello” poiché vi sono più di 250 milioni di neuroni nella parete intestinale.
Importanti studi sono stati fatti anche nella cura dell’ansia e della depressione, proprio grazie al Microbiota.